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Maggio 11, 2023Si parla frequentemente di differenze di genere, ma oltre ad essere una questione sociale negli ultimi anni l’attenzione si è focalizzata su come queste influiscono in campo medico. Studi relativamente recenti hanno dimostrato come uomini e donne reagiscono in modo diverso a malattie comuni ai due generi, in termini di insorgenza, evoluzione, sintomatologia e risposta alle terapie. A tal proposito, esiste una specifica branca medica, la Medicina di Genere, che studia le differenze biologiche, socio-economiche, culturali e i fattori ambientali che influenzano lo stato di salute di ogni individuo. Rispetto al passato gli studi clinici hanno iniziato a considerare anche il sesso femminile come soggetto da osservare per valutare comportamenti diversi rispetto all’uomo, i quali dipendono per lo più da meccanismi molecolari. Questo approccio è fondamentale per poter personalizzare percorsi di prevenzione, diagnosi e cure negli uomini e nelle donne.
Scopriamo insieme alcune delle differenze di genere in medicina.
Anche il sistema immunitario ha un sesso…
Lo sapevate che il sistema immunitario presenta delle differenze fra uomo e donna? I fattori che influiscono sono: gli ormoni, la genetica e l’ambiente. Quello delle donne in genere è più attivo e consente loro di reagire meglio alle malattie e alle terapie, tuttavia le espone di più alle patologie autoimmuni. Il sesso femminile ha più anticorpi e linfociti rispetto a quello maschile e produce più citochine, proteine di piccole dimensioni che segnalano gli stati infiammatori, favorendo una risposta immunitaria più efficace.
Conseguenze dell’infezione da HPV nelle donne e negli uomini
L’infezione dovuta all’HPV (Human Papilloma Virus), che si trasmette per via sessuale, può causare delle forme tumorali sia nella donna sia nell’uomo. Nella donna la neoplasia colpisce la parte inferiore dell’utero, mentre nell’uomo può colpire il pene o l’ano. Queste forme tumorali spesso nella fase iniziale sono asintomatiche, per cui è molto importante puntare sulla prevenzione. Per le donne si consiglia di sottoporsi ogni 2-3 anni a un esame specifico, il pap-test, che consente di verificare la presenza di neoplasie. Negli uomini sessualmente attivi questa infezione è molto diffusa, ma non esiste un esame mirato come il pap-test per individuare eventuali anomalie. È possibile tuttavia effettuare un tampone uretrale, anale e orofaringeo per individuare la presenza del virus. È importante che gli uomini effettuino questi esami, perché l’infezione causata dall’HPV, oltre ad essere all’origine di possibili tumori, riduce la fertilità.
Malattie cardiovascolari nell’uomo e nella donna
Da sempre considerate erroneamente patologie maschili, da diversi anni le malattie cardiovascolari riguardano una percentuale sempre più alta di donne. I fattori di rischio che sono alla base di queste patologie sono diversi e non sempre comuni ai due sessi.
Sia negli uomini sia nelle donne sono dannosi:
- fumo;
- diabete;
- sovrappeso;
- scelte alimentari sbagliate e sedentarietà;
- ipertensione arteriosa.
Nelle donne a questi fattori se ne sommano altri come:
- malattie ginecologiche (ad esempio l’ovaio policistico);
- in gravidanza: diabete gestazionale, abortività spontanea ricorrente, parti prematuri;
- malattie autoimmuni;
- nelle fumatrici ai danni comuni agli uomini si aggiungono: disturbi del ciclo mestruale e rischio di parti prematuri;
- i contraccettivi orali hanno fra le controindicazioni l’aumento del rischio di avere un infarto miocardico, un ictus o una trombosi;
- menopausa;
- i trattamenti di radioterapia e chemioterapia usati per contrastare il tumore al seno possono avere delle ripercussioni sul sistema cardiovascolare.
Sia per gli uomini sia per le donne la strada migliore da intraprendere è quella della prevenzione, adottando scelte alimentari e stili di vita adeguati.
Le malattie cardiovascolari possono colpire le persone anche in età giovanile. È quindi fondamentale sottoporsi periodicamente a degli screening medici di controllo, che variano in base alle fasce d’età, e monitorare eventuali malattie che possono influire sul corretto funzionamento dell’apparato cardiovascolare.
Per le donne è raccomandato dedicarsi alla prevenzione nel periodo post-menopausa poiché sono più soggette all’aumento di peso e del colesterolo LDL, fattori che possono favorire l’insorgere di malattie cardiovascolari.
Metabolizzazione dei farmaci
È noto che le donne hanno un’aspettativa di vita superiore agli uomini, tuttavia si ammalano di più e hanno la necessità di ricorrere più degli uomini all’uso di farmaci; inoltre metabolizzano i medicinali in modo differente. Il processo di metabolizzazione avviene attraverso degli enzimi presenti soprattutto nel fegato, organo che risponde in modo diverso alla presenza di ormoni maschili e femminili. La donna oltre ad avere problemi di metabolizzazione dei medicinali durante la gravidanza o se ha le mestruazioni, rischia più dell’uomo di andare incontro a eventuali danni epatici dovuti all’assunzione di farmaci.
Infezioni alle vie urinarie
Le infezioni alle vie urinarie, sia nell’uomo sia nella donna, sono dovute al batterio Escherichia coli. Questo batterio, normalmente presente nell’intestino, a causa di squilibri intestinali può andare a popolare le vie urinarie, causando infezioni. Gli organi maggiormente colpiti sono la vescica e l’uretra, presenti in entrambi i sessi. Tuttavia questa infezione colpisce di più le donne, perché rispetto agli uomini hanno un’uretra più corta che facilita l’accesso dei batteri alla vescica.
Il tumore alla mammella può colpire anche gli uomini
La mammella è uno degli organi più colpiti da neoplasie nelle donne. Tuttavia, anche se in casi rari, questo tumore può riguardare anche gli uomini. Nelle donne è più diffuso perché il tessuto mammario, che può essere colpito dal tumore, è maggiore rispetto all’uomo e costantemente esposto agli estrogeni (ormoni che favoriscono la crescita delle cellule mammarie).
La causa di tumori al seno nell’uomo è riconducibile a squilibri ormonali, che possono essere dovuti ad esempio a: rimozione o discesa parziale dei testicoli, obesità (che comporta l’aumento della produzione di estrogeni), tumore alla prostata che richiede una cura ormonale.
Le campagne di prevenzione rivolte alle donne consigliano di sottoporsi dopo i 30 anni a controlli annuali che prevedano: visita senologica ed ecografia. Dopo i 40 è opportuno fare una mammografia ogni anno. In caso di familiarità con la malattia o in presenza di sintomi, i controlli vanno programmati insieme al medico specialista.
Negli uomini, poiché le neoplasie mammarie sono rare, è consigliabile fare una visita specialistica se si nota la presenza di noduli, variazioni nella forma della mammella o dei capezzoli, o se si hanno dei casi di tumore al seno in famiglia. Se lo riterrà opportuno, il medico sottoporrà il paziente a esami come l’ecografia, la mammografia o l’analisi dell’eventuale liquido espulso dal capezzolo.
Le donne vincono nella prevenzione
Le differenze di genere in medicina riguardano anche la prevenzione sanitaria. Oggi le donne sono diventate protagoniste in questo campo, al contrario degli uomini che risultano essere meno attenti e virtuosi. Ma bisogna anche dire che da diversi anni le donne hanno più spazio nelle campagne di prevenzione e sensibilizzazione rispetto al sesso maschile.
La prevenzione al femminile riguarda prevalentemente l’apparato ginecologico e mammario. Presso il Poliambulatorio Venere è possibile disporre sempre della consulenza di specialisti qualificati e di macchinari diagnostici all’avanguardia. Ogni anno, nel mese di marzo, festeggiamo la donna con dei pacchetti dedicati alla prevenzione.
Per info e prenotazioni potete chiamarci ai seguenti recapiti telefonici: 06 6152361 – 371 3400723. È possibile contattarci anche mediante WhatsApp, Facebook o Messenger.