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Marzo 4, 2020«Stai composto a tavola!». «Non è questo il modo di studiare!». «Non si fa ginnastica in quella posizione!». «Se dormi in quel modo il mal di collo è assicurato!». «Metti i piedi correttamente quando cammini!». «Non si guarda la TV in quella posizione!». «Alza la testa dal cellulare!».
Insomma, chi non si è sentito dire queste frasi, da figlio, almeno una volta o chi non le ha mai dette, da genitore, ai propri figli?
Beh, forse proprio nessuno. Perché? Perché la postura è veramente importante per tutti e a ogni età. Di questo ormai siamo ampiamente consapevoli.
Eppure “sua maestà” la postura continua a essere trascurata, nonostante influisca in maniera determinante sulla salute di bambini e adulti. Senza una corretta anamnesi, un esame obiettivo e dei riscontri strumentali in grado di risalire alle reali cause del disturbo, il problema non può essere affrontato correttamente.
Questa “distrazione” può portare nel tempo anche a conseguenze importanti, che rischiano di compromettere funzionalità e stile di vita nei soggetti interessati, trasformandosi in vere e proprie patologie.
Testa, collo e schiena: i tre moschettieri dell’equilibrio
La postura, in sintesi, è la posizione che assume il nostro corpo nello spazio, stabilendo una relazione fra testa, collo e schiena, al fine di metterlo in equilibrio sia da fermo che in movimento. Molto spesso, tuttavia, posizioni e movimenti che dovrebbero essere naturali subiscono delle “variazioni” quando fattori esterni, di varia natura, interferiscono con l’equilibrio fisiologico. Prenderne atto e rivolgersi a degli specialisti per riconquistare il corretto equilibrio, può fare la differenza per la nostra salute, e di molto!
Osserviamo l’equilibrio
Guardando la colonna di profilo, si notano quattro curve che si alternano tra concave e convesse. Si tratta di veri e propri ammortizzatori in grado di sostenere il peso della testa e del torace, e di ridurre il carico della colonna in caso di movimenti repentini.
In pratica queste curvature, alleate naturali dell’equilibrio d’insieme, se mantenute nella loro naturale morfologia rappresentano la cartina al tornasole di una postura corretta.
Spesso alla base di uno scompenso posturale ci sono traumi che hanno compromesso l’equilibrio della catena di articolazioni che collega collo, colonna vertebrale e arti. Il corpo reagisce mettendo in azione una serie di meccanismi di compenso, che si trasformano in vizi posturali che, nel tempo, possono generare: problemi agli arti o alla colonna vertebrale (lordosi, cifosi, scoliosi), problemi cranio-sacrali (mandibola, arcate dentali, difetti alla vista) oltre a disturbi ai centri vestibolari per l’equilibrio e a tutto il sistema nervoso centrale.
Quali sono i fattori esterni che possono interferire con una corretta postura?
1. Uno stile di vita sedentario, che porta spesso ad assumere posizioni sbagliate per un arco di tempo prolungato, trasformandole in veri e propri “vizi posturali”;
2. un peso eccessivo, che può compromettere elasticità e tono muscolare;
3. movimenti particolari protratti nel tempo, che impongono uno sforzo fisico innaturale;
4. stress psicofisico e fattori traumatici;
5. specifiche professioni o sport che obbligano il corpo a fare determinati movimenti o assumere particolari posizioni, senza che ci sia un’adeguata compensazione meccanica.
I sintomi dello squilibrio
Partiamo dalla testa e dal distretto cervicale. Al netto di altre patologie più o meno serie, di certo la cefalea e l’emicrania hanno spesso a che fare con una postura sbagliata. Ma la lista dei sintomi a essa riconducibili è lunga e comprende anche: vertigini, dolore al trigemino, disturbi all’udito, denti disallineati, mal occlusione della mandibola e bruxismo.
Il cranio purtroppo però, non è il solo a risentire dello squilibrio posturale. Infatti, sono molto diffusi disturbi vertebrali come: torcicollo, lombalgie e sciatalgie, problemi agli arti e difficoltà a camminare.
Riguardo alle articolazioni:
1. dolori articolari;
2. dolori ai piedi;
3. alluce valgo e piedi piatti;
4. disassamento del ginocchio o della spalla.
I problemi che possono derivare dalla cattiva postura sono, inoltre:
– un’alterazione delle attività respiratore derivante dalla compressione del diaframma, che stando a contatto con diversi organi può influire sulle funzionalità di addome e torace;
– tensione dei muscoli cervicali da cui derivano: cefalee, nausee, problemi di vista e udito, problemi di equilibrio e dolori ai denti;
– problemi circolatori, anche causati dal piede in appoggio in eversione;
– problemi di natura urologica, ginecologica e delle viscere causati dalla posizione scorretta del bacino.
Va detto che oggi, per fortuna, in questo ambito c’è una maggiore consapevolezza.
Ci si può avvalere della consulenza di specialisti in grado di fornire una diagnosi accurata, prescrivere una rieducazione posturale con tecniche innovative, oltre ad esami diagnostici nei casi in cui vi sia la necessità di individuare eventuali conseguenze di una postura sbagliata.
Diagnostica per immagini e visita specialistica
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