Il cuore è un organo fondamentale per la salute del nostro organismo, quindi se ci lancia dei campanelli d’allarme, quando è in difficoltà, non dobbiamo sottovalutarli. Questo non significa però farvi prendere dall’ansia e arrivare a conclusioni affrettate. Ovviamente se sospettate la presenza di un infarto dovete contattare immediatamente il 112 (o 118). Se invece avvertite dei disturbi a livello cardiaco, che si presentano in alcuni momenti della giornata e poi rientrano, la soluzione migliore è consultare uno specialista che, oltre a fare delle ipotesi sulle possibili cause di tale malessere, vi prescriverà eventuali esami da fare per arrivare a una diagnosi precisa e, se necessario, vi darà una cura adeguata. Così facendo, eviterete possibili complicazioni o cronicizzazioni.

Le cause che possono portare ad avere dei disturbi cardiaci sono molteplici e non sempre dovute a patologie legate all’apparato cardiovascolare. Una di queste è riconducibile a disfunzioni della tiroide; vediamole nel dettaglio.

Un organo piccolo con un grande potere

La tiroide è una ghiandola a forma di farfalla, collocata nella parte più bassa e anteriore del collo. Nonostante le sue piccole dimensioni, è un organo indispensabile per la vita regolando lo sviluppo e la crescita del corpo, i processi metabolici e il consumo di energia dell’intero organismo attraverso la produzione di due ormoni: la tiroxina (T4) e la triodotironina (T3).

Si possono avere patologie della struttura della ghiandola, come la patologia nodulare, isolata o che coinvolge tutta la tiroide che aumenta di volume (il cosiddetto gozzo), e patologie della funzione, come l’ipotiroidismo o l’ipertiroidismo, spesso ma non necessariamente associate fra loro.

Da diversi anni le malattie riconducibili al malfunzionamento di questa ghiandola sono sempre più diffuse. Noduli tiroidei individuabili con la semplice palpazione del collo sono presenti nel 5% circa della popolazione generale, ma noduli così piccoli da poter essere rilevati solo dall’ecografia della tiroide interessano fino al 30-40% della popolazione adulta. Nei paesi con carenza di iodio i noduli possono essere riscontrati anche nel 60% della popolazione.

Quando sospettare un malfunzionamento della tiroide?

Spesso le patologie tiroidee danno pochi sintomi. Nei quadri più evidenti però, l’ipotiroidismo, dovuto alla riduzione degli ormoni tiroidei in circolo, può determinare:

• sensazione di freddo
• stanchezza
• depressione
• apatia
• sonnolenza
• difficoltà di concentrazione e di memoria
• moderato aumento di peso
• stipsi
• cute secca
• gonfiore del viso
• voce rauca
• capelli secchi e fragili.

Questo quadro clinico interessa fino al 10-15% della popolazione, in particolare il sesso femminile e gli anziani.

Quando la quantità di ormoni tiroidei in circolo è eccessiva parliamo invece di ipertiroidismo, che riguarda il 3-4% della popolazione.
I sintomi (che variano da una persona all’altra, in base all’intensità della malattia e all’età) possono essere:

• nervosismo
• agitazione
• facile irritabilità
• tremore alle mani
• battito cardiaco accelerato
• intolleranza al caldo
• eccessiva sudorazione corporea
• perdita di peso nonostante l’aumento di appetito
• stanchezza
• debolezza muscolare
• accelerazione dell’attività intestinale
• irregolarità mestruale nelle donne.

I sintomi tendono ad apparire gradualmente, nell’arco di un lungo periodo di tempo. Quindi se avvertite alcuni di questi sintomi, è importante che vi rivolgiate a uno specialista per avere una diagnosi precoce attraverso il dosaggio degli ormoni tiroidei nel sangue e l’esame ecografico del collo. Se vi sarà diagnosticata questa patologia, una cura adeguata e i controlli periodici vi consentiranno di affrontarla al meglio, arginando eventuali complicazioni.

Quali sono le cause delle malattie della tiroide?

La causa più frequente del gozzo e dei noduli tiroidei è la carenza di iodio, che riguarda ancora oggi il 55% della popolazione italiana.

Le principali cause dell’ipotiroidismo sono rappresentate invece dalla tiroidite cronica autoimmune, nota anche come tiroidite di Hashimoto, da pregressi interventi chirurgici di asportazione, totale o parziale, della tiroide, pregressa somministrazione di iodio radioattivo per il trattamento dell’ipertiroidismo, impiego di farmaci in grado di interferire con la funzione tiroidea.

L’ipertiroidismo è dovuto nella maggior parte dei casi a ipersecrezione di ormoni da parte della tiroide per la cosiddetta malattia di Graves-Basedow, sempre di natura autoimmune, o per noduli tiroidei iperfunzionanti oppure per una distruzione più o meno marcata del tessuto tiroideo causata da alcune forme di infiammazione della ghiandola.

Diagnostica per immagini e visita specialistica

In presenza di disturbi cardiaci è fondamentale fare delle indagini mirate, per appurare se sono causati da patologie a carico del sistema cardiovascolare, della tiroide o altri fattori come ad esempio il reflusso gastroesofageo.
Anche se la situazione attuale ci porta a rimandare i controlli medici, tuttavia in caso di disturbi o malori è opportuno chiedere un consulto medico per trovare una soluzione rapida ed evitare eventuali complicazioni, che sarebbe più difficile gestire.
La prevenzione in questi casi è fondamentale. Una diagnosi precoce e un’eventuale terapia vi consentiranno di tutelare la vostra salute e di affrontare al meglio questo momento difficile.

Il Poliambulatorio Venere vi offre la possibilità di effettuare: visita cardiologica ed esami specialistici come elettrocardiogramma, ecocardiogramma, holter cardiaco e pressorio; visita endocrinologica ed ecocolordoppler tiroideo. Tutte le prestazioni verranno svolte in assoluta sicurezza e con le adeguate protezioni nei confronti della diffusione del COVID-19.

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