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Febbraio 5, 2021La menopausa è una fase fisiologica della vita in cui le donne entrano mediamente fra i 45 e i 55 anni, tuttavia va affrontata in modo adeguato poiché implica una serie di cambiamenti nell’organismo, che a volte possono portare a patologie da non sottovalutare.
La strada migliore, come sempre, è la prevenzione.
L’inizio di questa fase varia da donna a donna e ci sono dei casi in cui si presenta prima del tempo (menopausa precoce) e altri in cui tarda ad arrivare (menopausa tardiva). Può associarsi, soprattutto se precoce, a dei sintomi che è importante riconoscere consultando, se necessario, uno specialista per capire a cosa si può andare incontro. Una maggiore consapevolezza vi aiuterà ad affrontare nel modo migliore questo momento particolare della vostra vita.
Cos’è la menopausa e come agisce sull’organismo
La vita riproduttiva femminile inizia con le prime mestruazioni e termina con la loro scomparsa, che coincide con la menopausa. La donna non è più fertile quando le ovaie non producono più gli ormoni riproduttivi, ossia estrogeni e progesterone. Il passaggio all’azzeramento della produzione di questi ormoni, e quindi all’infertilità, non è però immediato; c’è un periodo di transizione, detto climaterio, che racchiude tre fasi caratterizzate da sintomi che possono o meno presentarsi. Vediamo nel dettaglio in cosa consistono.
Fase 1: perimenopausa
Uno dei primi sintomi di questa fase è l’irregolarità del ciclo mestruale (poco abbondante e di breve durata o che si protrae oltre una settimana ed è caratterizzato da un flusso intenso; ciclo che si ripete ogni 2/3 settimane o a distanza di circa 3 mesi). Poiché però un disturbo di questo tipo potrebbe essere riconducibile anche a disfunzioni endocrine, ad esempio della tiroide, è consigliabile consultare un endocrinologo.
Fra gli altri sintomi ci sono:
- vampate di calore
- emicrania
- sudorazioni notturne
- insonnia
- irritabilità, ansia
- sbalzi d’umore
- palpitazioni e tachicardia
- aumento del peso corporeo
- diminuzione del desiderio sessuale.
Successivamente si possono aggiungere altri sintomi quali: secchezza vaginale (che può causare prurito, dolore durante i rapporti sessuali), difficoltà di concentrazione e calo della memoria, dolori muscolari e articolari.
Fase 2: menopausa
Si entra in menopausa a un anno di distanza dall’ultima mestruazione. In questa fase si accentuano i disturbi che compaiono durante la perimenopausa.
Fase 3: post-menopausale
Nel periodo post-menopausale, che segue la menopausa e riguarda il resto della vita della donna, la produzione degli estrogeni si azzera completamente. Molti dei sintomi relativi alle prime due fasi scompaiono, però a causa del venir meno della produzione di questi ormoni c’è un maggior rischio di andare incontro a osteoporosi e patologie cardiovascolari.
Menopausa e osteoporosi
Dopo i 40 anni è fisiologico che la struttura ossea inizi a indebolirsi. Per arginare il rischio che la fragilità ossea si aggravi (osteopenia) è importante praticare attività fisica regolarmente e avere un’alimentazione ricca di calcio e vitamina D. Nelle donne di età superiore ai 45 anni però, con l’inizio del periodo del climaterio, la situazione si complica per la relativa carenza di estrogeni.
Focalizziamo la nostra attenzione su questi ormoni che, oltre a essere gli ormoni femminili per eccellenza legati alla fertilità, hanno anche la funzione di controllare l’assorbimento di calcio e ricoprono un ruolo fondamentale nel rimodellamento del tessuto osseo. Il venir meno di questa mediazione aumenta il rischio di ridotti livelli di calcio, che porta l’organismo ad attingere alle riserve di questo elemento presenti nelle ossa, con un conseguente indebolimento della massa scheletrica. Questa rarefazione può sfociare in una condizione che si chiama osteoporosi, che in alcuni casi rimane silente per diversi anni, ma in altri può causare delle fratture in alcuni segmenti scheletrici; le più frequenti sono quelle a carico di vertebre e femore.
Come agire?
Per affrontare al meglio queste complicazioni è fondamentale puntare sulla prevenzione. Poiché, come abbiamo accennato prima, l’osteoporosi può essere asintomatica per diverso tempo, quando si entra nella fase della menopausa potrebbe essere opportuno consultare un fisiatra o un reumatologo. Per diagnosticare questa patologia l’esame specifico è la MOC, che consentirà al medico di valutare il livello di densità minerale ossea del paziente.
Perché è importante la prevenzione?
Comparsa, intensità, frequenza e durata dei diversi sintomi durante il periodo del climaterio possono variare da soggetto a soggetto, quindi dopo i 45 anni è consigliato sottoporsi a visite ed esami di controllo, per escludere la presenza di eventuali patologie silenti. Una fra queste è, come abbiamo detto, l’osteoporosi che, se individuata per tempo, può essere contrastata ricorrendo a cure farmacologiche. Questa condizione, se non curata, negli anni può causare fratture che possono essere invalidanti.
Presso il Poliambulatorio Venere puoi prenotare in tempi brevi una visita fisiatrica, reumatologica o endocrinologica, e la MOC-DEXA e Color Mapping. Questo esame consente di valutare la densità minerale all’interno delle ossa, di diagnosticare l’osteoporosi e di monitorarne l’evoluzione nel tempo.
Per info e prenotazioni potete chiamarci ai seguenti recapiti telefonici: 06 6152361 – 371 3400723. È possibile contattarci anche mediante WhatsApp, Facebook o Messenger.